Ciak si parla 2017 – Concorso cortometraggi

TD Concorso cortometraggio 2017In occasione dell’annuale evento “Ciak si parla”, che si terrà fra ottobre e novembre 2017, l’Associazione Terra Donna lancia un concorso di cortometraggi. La partecipazione, aperta ai ragazzi fino ai 20 anni, li vedrà realizzare video, della durata compresa fra i 10 e i 25 minuti, su temi attinenti la violenza di genere in ogni sua accezione: domestica, fisica, assistita, sessuale, psicologica, verbale, stalking, molestie, maltrattamento, bullismo e violenza cybernetica, discriminazione, immigrazione e xenofobia. Lo staff del primo video vincitore sarà premiato con 20 ingressi omaggio al cinema e i primi tre video classificati verranno trasmetti da VCO Azzurra TV. Chiunque volesse partecipare ha tempo fino al 31/7/2017 per consegnare il proprio video presso il CST di Domodossola, in Vicolo Facini, 2. Maggiori info www.terradonna.org tel 346 74 99 771

8/3/2017 – Non solo 8 marzo …

Grande successo dell’evento organizzato da Terra Donna presso l’Istituto Mellerio Rosmini. All’evento, aperto al pubblico, erano presenti fra gli studenti del Liceo Spezia e quelli dell’istituto Rosmini, anche alcuni amministratori locali: Silvia Miguidi, Sindaca di Montecreste e Assessore alle Politiche Sociali dell’Unione Montana Alta Ossola, e Ferraris Antonella, Assessore alle Pari opportunità del Comune di Domodossola. Nel pubblico ci ha fatto piacere annoverare anche le rappresentanti delle Arisciol, gruppo folkloristico femminile di Vagna. Il tema della violenza di genere è stato sviluppato anche grazie agli interventi della Dott.ssa Monica Cupia, servizio antiviolenza “Giù le Mani” in rappresentanza della rete antiviolenza del VCO e, in reappresentanza della Polizia si Stato, gli Assistenti Capo Maurizio Pisola e Cristina Scroffernecher, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Verbania, che hanno parlato del programma “Questo non è amore”

8/3/2017 Giornata della donna

L’8 marzo è una giornata per ricordare le lotte delle donne , le loro conquiste, i loro diritti altrimenti non riconosciuti. Nulla è accaduto per caso ma con fatica . L’anno Internazionale delle donne fu dichiarato nel 1975 e nel 1977 l’ONU rese ufficiale la data dell’8 marzo come giornata celebrativa. 40 anni fa!

Il cammino delle donne è stato (ed è  ancora ) molto lungo e pieno di cortei, manifestazioni, proteste, tutti volti ad ottenere i propri diritti e parità senza alcuna discriminazione.

Ancora oggi le donne sono costrette a protestare contro la  disparità e la violenza.

L’8 marzo di quest’anno è una giornata di sciopero in moltissimi Paesi nel mondo, dunque ancora proteste contro la discriminazione e la violenza.

Si inviano via e-mail o sms auguri o arrivano fiori (sempre graditi), si dice “buona festa” ma le donne non hanno mai smesso di lottare, di dire a gran voce le loro proteste. In una parola il cammino non è finito, allora chiamiamola “giornata della donna “ , non chiamiamola più festa.

Carla de Chiara

Associazione Terra Donna: uno striscione per aiutare le donne vittime di violenza

Dopo l’incontro proposto dalla ns associazione in data 05/03/2016 “Insieme per un aiuto concreto alle donne vittime di violenza”, dove abbiamo proposto a tutti i Comuni del VCO di aderire ad un ODG contro la violenza sulle donne, a settembre 2016 abbiamo proposto agli stessi Comuni di aderire al nostro progetto di diffusione dei numeri dei servizi antiviolenza, anche attraverso l’esposizione permanente di almeno uno striscione delle misure indicative di 80cm. x 200 cm.
Simili iniziative, dove tali numeri erano esposti in luoghi altamente frequentati, hanno sempre portato ad un aumento dei contatti sia ai servizi antiviolenza che di denunce alle forze dell’ordine. Al momento, purtroppo, ha aderito a quest’ultima nostra iniziativa solo il Comune di Montecrestese mentre l’ODG era stato approvato solo dai Comuni di Montecrestese, Domodossola e Villadossola sugli oltre 70 Comuni del VCO invitati.
Oggi, alle luce dell’ultimo femminicidio, non possiamo fare a meno di pensare quante donne avrebbero potuto salvarsi dalla violenza dei propri compagni se solo avessero saputo a chi rivolgersi.
Ci auspichiamo che l’esempio dei Comuni più sensibili al tema venga seguito da tutti gli altri e che, finalmente, si possa fermare questa spirale di violenza.